Luca Maurizio | Fonti di ispirazione
20730
page-template,page-template-full_width,page-template-full_width-php,page,page-id-20730,cookies-not-set,hazel-core-1.0.5,ajax_fade,page_not_loaded,,select-child-theme-ver-1.0.0,select-theme-ver-4.4.1,wpb-js-composer js-comp-ver-6.4.2,vc_responsive
 

Fonti di ispirazione

La mia ispirazione nasce nelle mani durante un lavoro manuale o dialogando con personalità inconsuete.

Sono cresciuto sul passo del Maloja, a cavalcioni fra la cultura italiana, romancia e tedesca, in bilico tra la lussuosa esclusività di St. Moritz e la semplice autenticità di una sperduta valle alpina come la Bregaglia.

 

Le mie profonde radici bregagliotte e montanare improntano il mio lavoro cabarettistico e musicale, sebbene io abbia passato più della metà della mia vita nella Svizzera tedesca e per molti anni in città. L’essere ibridi tra più culture e tra modalità di vita urbane e rurali favorisce la percezione di insoliti e spesso contrastanti punti di vista.

 

Dai miei nonni e dai miei genitori ho imparato a portare rispetto al chiodo arrugginito che si può raddrizzare, alla lana della pecora che si é portata al pascolo, alla carne del maiale che si é allevato.

 

Queste esperienze di vita sono passate per le mie mani e hanno plasmato la mia anima. Ancora oggi molte delle mie intuizioni musicali o cabarettistiche nascono durante un‘attività manuale: in primavera vangando la terra, in estate costruendo muri in pietra, in autunno raccogliendo mele o in inverno accendendo il fuoco.

 

Credo che senza l’interazione tra mani e spirito non riuscirei a esser creativo. Intelletto e manualità si fecondano a vicenda. Spaccando legna o suonando la chitarra si raggiungono degli stati d‘animo simili, una specie di „flow“: il proprio spirito si amalgama all‘azione delle mani, i pensieri sono lucidi e scorrono senza fatica.

 

Mi interessa inoltre scoprire fin dove la fantasia umana riesca a spaziare e mi piace portare colloqui all’assurdo con amici o sconosciuti, con persone di diversa età o ceto sociale. Pure mi immergo in testi scientifici e in ricerche sulle attuali tendenze della nostra società, per poi creare tra di loro dei nessi imprevisti e intesserli nelle mie scene satiriche.

 

Le possibilità del futuro mi affascinano come gli eventi del passato: il futuro perché ci invita a percorrere un’infinità di vie, il passato perché ci fa capire la propria entità e, nel migliore dei casi, può anche insegnarci qualcosa.